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CORONAVIRUS: BOCCIA, LE FABBRICHE SI METTONO AL SERVIZIO DEL PAESE

16/03/2020

Riceviamo da Confindustria comunicazione a firma del Direttore Marcella Panucci che pubblichiamo qui di seguito.

Cari Colleghi,

come sapete, questa notte abbiamo raggiunto l'accordo con Governo e Sindacati per la gestione coordinata dell'emergenza Covid-19 nelle nostre fabbriche.

Il “Protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”, che potete consultare sul nostro sito alla pagina https://www.confindustria.it/notizie/dettaglio-notizie/Coronavirus-Boccia-fabbriche-servizio-Paese , a fronte del blocco pressochè totale della maggior parte delle attività produttive decretato con il DPCM 11 marzo 2020, indica le condizioni per garantire la continuità delle attività produttive che possono restare attive.

Condizioni che devono essere contenute in Protocolli di sicurezza anti-contagio per i quali il Governo, secondo il DPCM, favorisce intese tra le Organizzazioni datoriali e sindacali.

In questa ottica, il Presidente del Consiglio dei Ministri, nel dare seguito all’indicazione normativa, ha sollecitato le Parti Sociali a condividere immediatamente un Protocollo d’intesa.

Il documento firmato oggi, in attuazione del DPCM 11 marzo 2020, contiene “linee guida” per agevolare le imprese nell’adozione di Protocolli di sicurezza anti-contagio, necessariamente ed espressamente aperto, secondo il principio di sussidiarietà, a integrazioni con misure equivalenti o più incisive secondo le peculiarità di ciascuna organizzazione aziendale.

Le linee guida condivise integrano le condizioni sufficienti che, anche secondo i Sindacati, garantiscono la sicurezza e consentono lo svolgimento dell’attività lavorativa.

Nei prossimi giorni proporremo una possibile bozza di Protocollo, da adeguare alle specificità aziendali, e un documento più ampio per la lettura dei principi che animano la logica del documento.

Le criticità del momento, a partire dalla carenza di mascherine, costituiscono uno dei punti centrali dell’azione di precauzione da adottare, anche in considerazione del problema da affrontare legato a errate letture delle indicazioni dell’OMS per cui si vorrebbero mettere a disposizione di tutti le mascherine, e non solamente di chi, malato o impegnato in assistenza ai malati ovvero lavora a distanza inferiore di 1 mt dal collega, non ne avrebbe necessità.

Sarà mia cura inviarVi il testo con le firme non appena disponbile.

Buon sabato.

Marcella

Segreteria di Presidenza e di Direzione - lgalli@confindustria.ge.it - (+39) 010 8338.331

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