"Il mercato del lavoro dopo la pandemia. Grandi dimissioni e difficoltà di reperimento del personale" - Centro Studi Confindustria Genova
22/07/2022
Alla riattivazione del mercato del lavoro post-pandemia si sono accompagnati due fenomeni molto dibattuti: il forte aumento del numero di dimissioni e la crescente difficoltà da parte delle aziende a reperire personale.
Almeno in Italia il più alto numero di dimissioni è frutto delle tante “rimandate” dal 2020 al 2021 e della dinamica di accelerazione dello stesso mercato del lavoro, adesso rivitalizzato.
Dalle analisi disponibili non esiste connessione con il secondo fenomeno oggetto di studio: la crescente difficoltà delle aziende nel reperire personale. Dai dati ISTAT su posti vacanti e disoccupazione emerge piuttosto una inefficienza del mercato del lavoro che sta divenendo sempre più strutturale.
Le modificazioni avvenute negli ultimi anni (che la pandemia ha in parte accelerato) e le criticità di fondo del mercato del lavoro italiano stanno portando a una riconfigurazione della domanda e offerta di lavoro.
Ne consegue un mismatch tra domanda e offerta di lavoro che riguarda non solo professioni ad elevata specializzazione, ma anche profili più operativi e non qualificati. Per ciascuno di questi “disallineamenti” esiste un insieme di concause, che vanno a incidere, con pesi sempre diversi, sulla capacità di reperimento di ogni singolo profilo: dai livelli retributivi all’inadeguatezza dei percorsi formativi, dallo scarso appeal della mansione proposta all’indisponibilità a turni/orari/festivi.
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